Siamo già a fine settembre; a breve ricomincia la scuola al Seminario Vescovile di Brescia; gli impegni stanno tornando a farsi sentire.
L’estate appena trascorsa, grazie a Dio, è stata l’occasione per qualche momento di vacanza in famiglia, o al mare o in montagna a servizio dei gruppi di ragazzi, famiglie e bambini.
Come riflessione conclusiva di questo periodo di vacanze, proponiamo un breve estratto di un discorso di papa Giovanni Paolo II sull'importantissimo rapporto che si può creare fra i giovani e la natura.

«Il mio pensiero si rivolge, in modo particolare, a quei numerosi gruppi di giovani, che fanno coincidere il loro riposo estivo con l’approfondimento del loro rapporto con Dio, con l’approfondimento della loro vita spirituale. Molti di questi gruppi di giovani li conosco personalmente dal tempo del mio precedente servizio di sacerdote e di vescovo in Polonia. […]
Significativa per gli ambienti giovanili ai quali penso in questo momento, è la ricerca, specie in questo periodo dell’anno, di un più intimo contatto con la natura.
I versanti dei monti, i boschi, i laghi, i litorali del mare attirano durante l’estate immense folle. Tuttavia, per molti gruppi giovanili quel riposo, che l’uomo trova in seno alla natura, diventa una particolare occasione di un più intimo contatto con Dio.
E lo ritrovano nella esuberante bellezza della natura che per molti animi e molti cuori è diventata, lungo la storia, sorgente di ispirazione religiosa.
In questo duplice incontro ritrovano sé stessi, ritrovano il proprio “io” più profondo, il proprio intimo. La natura li aiuta a questo. L’intimo umano diventa, nel contatto con la natura, quasi più trasparente all’uomo e più aperto alla riflessione approfondita e all’azione della grazia, che attende il raccoglimento interiore del cuore giovanile per agire con maggiore efficacia».