Conosciamo i novelli diaconi #2

Parlaci un po’ di te.

Mi chiamo fra Piero Graziani, sono nato a Jesolo (VE) l’8 luglio del 1988. Il desiderio di consacrarmi a Dio risale ai tempi del liceo ma ha cominciato a prendere forma nel 2014, quando ho iniziato la prima esperienza nel nostro convento di Treviso. Qui sono riuscito a concludere in breve tempo i miei studi di Giurisprudenza prima di iniziare il postulandato a Trento. Ora vivo a Brescia dove sto per terminare gli studi teologici.

Fra Piero firma la sua professione religiosa sul Registro delle Professioni (3 settembre).

Il 3 settembre hai emesso la tua professione solenne e una settimana dopo hai ricevuto il dono dell’ordinazione diaconale. Che cosa hai provato in quei giorni?

Non è semplice descrivere cosa è avvenuto in questi momenti importanti. Ritengo sia stata la settimana più intensa della mia vita. Ho avuto l’impressione che il Signore passasse a prendermi dopo un lungo tempo di preparazione. Ora vivo una grande gioia e ne sono ancora un po’ frastornato. I doni di Dio sono irreversibili: confido che tutto quello che ho ricevuto rimanga come sigillo sul mio cuore.

Che cosa significa per te quest’anno di diaconato? È solo un tempo di attesa dell’ordinazione sacerdotale o qualcosa di più?

Al dono di grazia corrisponde sempre una chiamata ad un servizio. Così interpreto quest’anno. La messe è molta e gli operai sono pochi, ci dice il Signore; io sono lieto di cominciare a lavorare per il Regno di Dio.

- Redazione