Conosciamo i novelli diaconi #3

Fra Andrea di Gesù e Maria

Abbiamo posto ai tre nostri nuovi diaconi tre domande per meglio approfondire le due grandi grazie che hanno vissuto a settembre: la professione solenne e l'ordinazione diaconale. Questa è la terza e ultima puntata, parliamo del nostro decano: fra Andrea!

Parlaci un po’ di te.

Sono fra Andrea di Gesù e Maria, vengo da Treviso e ho 38 anni. Sono entrato in convento come postulante a Trento nel settembre 2015, dopo qualche mese di discernimento vocazionale trascorso al convento di Treviso sotto la guida di p. Giuseppe Pozzobon. Anche se il dono della chiamata sento essersi manifestato in me sin dal 2005, ad esso ho corrisposto solo dopo diverso tempo, nel mentre mi sono laureato in giurisprudenza e ho continuato la mia esperienza con il cammino neocatecumenale.

Fra Andrea firma la sua professione perpetua dei voti sul Registro delle Professioni.

In pochi giorni due grandissimi eventi: la professione solenne e il diaconato. Come li hai vissuti?

Dopo sette anni di formazione carmelitana e teologica, in cui ho gustato la grandezza e la bellezza della predilezione del Signore, ho risposto con il mio “fiat” definitivo a Lui. Anch’io, come Maria, non posso che testimoniare la fedeltà divina nella mia storia: tenace è, ed è stato, il Suo amore con me e quando finalmente mi sono arreso a Lui, ho provato grande pace e letizia.

Che cosa significa per te quest’anno di diaconato? È solo un tempo di attesa dell’ordinazione sacerdotale o qualcosa di più?

Anche se il diaconato trova un suo compimento ministeriale con l’ordinazione presbiterale, è già in sé stesso una grazia: quella di poter corrispondere alle mille cure divine sperimentate in questi anni, diventando segno del Suo amore e facendo eco alla Sua Parola che mi ha conquistato a Lui. E così attrarre a mia volta altre persone allo stesso amore fedele che mai delude e mai abbandona.

- Redazione
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