
LA COMUNITÁ – Coloro che sanno stare davanti al mistero “fiutano”, presentono e riconoscono un’unità che non nasce dalla carne e dal sangue, né dalla simpatia o dall’antipatia, né dall’avere le stesse idee. Sperimentano un’unità nel mistero. Vivono nello stesso Mistero. È il Mistero che stabilisce un legame di amicizia nuovo, e rende miracolosamente possibile la coincidenza tra segno e mistero.
Quando accade, che cosa accade? Quando delle persone sono capaci di stare davanti al Mistero… quante cose hanno da dirsi! Quante cose sanno dirsi! Quante cose sanno vedere! Sanno “appassionarsi” alla storia universale di cui si sentono consapevolmente parte e che diventa loro più intelligibile. Quante cose possono condividere! Visto che condividono la cosa più importante, possono condividere tutto, sanno riconoscere il dolore dell’umanità e l’opera di Dio nella vita di tutti. Sanno riconoscere che c’è dolore che significa “le doglie del parto di un uomo nuovo che nasce alla vita”, come dice il testo del canto Il mistero.
Pensiamo a cosa fanno e a cosa si dicono Maria ed Elisabetta:
“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto“.
Allora Maria disse…” (Lc 1, 39-46)
…e inizia il Magnificat, il racconto della storia universale, dell’incapacità umana a realizzare la giustizia nella verità, da una parte, e dall’altra la misericordia di Dio che viene incontro all’uomo per rendere possibile quello che l’uomo, da solo, non sa fare. Parlano di tutto, della loro maternità miracolosa e dell’opera di Dio nella storia umana, della loro intimità e della storia universale. L’una porta il Mistero che porta nel grembo all’altra; l’altra, madre di Giovanni il precursore, riconosce la presenza del Figlio che il proprio figlio avrà il compito di indicare presente nel mondo.