Rapporto col Mistero #7

Maria ed Elisabetta, particolare dalla "Visitazione" di Mariotto Albertinelli, 1503.
Responsabilità

Stare davanti al mistero è la vera e prima grande responsabilità della vita; viene prima di tutto e tutto sostiene. Ognuno, proprio ognuno, è causa del declino o dell’incremento della vita, della comunità nuova e dell’amicizia. Ognuno è il terreno sul quale i doni di Dio si sperperano oppure danno frutto.

Inoltre, ognuno, nell’amicizia e nella libertà, è responsabile anche dell’unità del movimento; come tra persone (ad esempio, Maria va ad aiutare Elisabetta) ci si aiuta anche fra gruppi e comunità. Saper stare davanti al mistero apre agli altri, genera un’unità profondissima: Dio, il destino, non è la conquista o l’esito di un percorso, ma cammina con noi (il Verbo si è fatto carne) e si fa visibile e sperimentabile nella compagnia e nei volti amici. Per questo restando davanti al mistero e ci si nutre della stima delle persone che sono con noi.

Che cosa può fare una persona responsabile? Scegliere e valorizzare ciò che è per la vita. Mentre la scelta più facile è quella di lasciare morire la vita, la scelta più difficile ma più bella (e che dà gioia!) è scegliere per la vita. Lasciare morire oppure fare vivere? Esempio: ricevi una telefonata o un messaggio e li lasci cadere, oppure… chiami o rispondi; ti accorgi di un bisogno e lo lasci cadere, oppure… fai qualcosa; trovi una cosa bella e la lasci lì, oppure… la raccogli.

Siamo responsabili di tutto ciò che incontriamo: per la vita o per lasciare morire.

- p. Roberto Magni